Il 13 marzo, l’anno scorso, in pieno covid-19 prendevo spunto da una frase di Enistein che ancora oggi risulta assolutamente di grande valore:

“La misura dell’intelligenza è data dalla capacità di cambiare quando è necessario” 

Più che mai, ad un anno di distanza, il mondo si ritrova a fare un cambiamento a dir poco epocale:

  • spazi ridisegnati per lo stare insieme
  • Uffici semi vuoti e smartworking
  • bambini in dad senza la possibilità di giocare liberamente assieme
  • Attività ludiche e di relax eliminate, a meno che tu non sia un atleta provetto
  • Soldi che mancano nelle famiglie, che per fortuna qualche soldo da parte lo avevano e che qualcuna anche no.
  • Incertezza del futuro, con la speranza di tornare al passato ormai svanita
  • Nuovi modi di interagire tra persone: ieri mia moglie tutta contenta mi racconta che <cena con delitto“, solo che ognuno mangia a casa sua! dico io…bello..mah>>

Guardando un po’ di film in giro, sembra che abbiano preso ispirazione dal cinema Hollywoodiano, o forse il cinema non fa altro che anticipare (e perchè mai non gli diamo ascolto) il nostro futuro, grazie a registi visionari.

Eppure non mi sento pessimista nel raccontare tutto questo, ma penso che se ognuno di noi iniziasse a ragionare su ciò che stiamo creando oggi, forse potremmo anche decidere di modificarlo un po’, giusto per non rincorrere sempre un modello di business, ma per vivere una vita che possa davvero essere vissuta. Ridisegnare gli spazi di lavoro e di famiglia, tanto male non è in un’epoca dove l‘uomo continua a correre nella ruota del criceto.

Abbiamo bisogno, come uomini, come essere umani, di re-imparare a convivere ed aiutarsi. ‘Che poi alla fine trasmettere un mondo migliore alla generazione Z dovrebbe essere il nostro pianeta grande desiderio.Non sarebbe questo il momento migliore per essere una sola grande nazione del MONDO?